Dangerous Couture: Milan Fashion Week

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26 settembre 2015
Dangerous Couture: Milan Fashion Week

M Diary #23: Dangerous Couture: Milan Fashion Week

Chi ancora non crede che la moda sia arte, contemporaneità, movimento e icona...dovrebbe guardare questo show.

Il set di un cantiere in corso, le forme, l’interpretazione delle modelle, la musicalità che richiama il caos della street: la sfilata che porta in scena Moschino alla Milano Fashion Week, per la collezione estiva 2016, è un vero e proprio racconto, un teatro di colori, oggetti e forme presi da ciò che incontriamo (e scontriamo) ogni giorno, la strada. E proprio come un cantiere in costruzione sfilano abiti dalle sagome, dai colori e dai materiali estremamente iconici che si evolvono, con maniacale cura ai dettagli, (passando per un car-wash!) in shape, pvc e slogan anni sessanta, fino alle Superchicche! Il tutto reso con l’occhio ironico dell’irriverente Jeremy Scott, direttore creativo del brand dal 2013.

Forse esagerato, forse geniale, è quanto di più fa incontrare la moda con l’opera d’arte; Jeremy Scott e Moschino manifestano la pop-art nel fashion, rendendo la quotidianità in forma e couture. È l’efficace ed eccentrica prova di come la moda non sia circoscritta alle sue sfilate, ai magazines, alle fashion blogger, ma sia vera e propria arte in movimento, nella sua contemporaneità, sviluppandosi nella vita e nelle “icone” di tutti i giorni. Moda è arte viva.

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